Confai Mantova promuove la sicurezza e l’agricoltura di precisione Gli agromeccanici protagonisti della sostenibilità e della competitività delle imprese
La sicurezza, innanzitutto. E la formazione. Sono due dei pilastri che da sempre sostengono la forza di Confai Mantova, il sindacato di rappresentanza delle imprese agromeccaniche e agricole, da sempre all’avanguardia per i metodi di comunicazione con i propri associati (furono i primi in Italia ad adottare il sistema tramite sms, circa 20 anni fa) e per la spinta innovativa. Ne è una prova il nuovo corso di formazione per l’abilitazione alla guida delle trattrici e dei trattori agricoli, che – ancora caso unico in Italia – Confai Mantova organizza affiancando per il conseguimento dei cosiddetti “patentini” una parte teorica, una pratica e un simulatore di guida. Novità assoluta, ma di grande risultato, per l’associazione provinciale delle imprese agromeccaniche e agricole presieduta da Marco Speziali. “La diffusione dell’agricoltura di precisione impone di impostare i corsi di formazione in base alle nuove tecnologie e il simulatore di guida rappresenta uno strumento integrativo per poter completare il percorso professionale per i nostri imprenditori e tutti i dipendenti delle aziende agromeccaniche e agricole, così da poter operare anche con le macchine e i sistemi operativi più all’avanguardia”, dichiara il direttore di Confai Mantova, Sandro Cappellini. Già, perché sempre più nelle campagne le imprese agromeccaniche stanno trainando la diffusione del precision farming, soluzione essenziale per accompagnare quella transizione ecologica e ambientale che è la spina dorsale del Green Deal europeo e della nuova Pac, la cui riforma entrerà in vigore a partire da gennaio 2023. Fondamentale, in questa nuova ottica di sostenibilità, la transizione ecologica. Aspetti che, a ben vedere, non possono essere sganciati fra loro, “perché non esiste sostenibilità ambientale se non si raggiunge innanzitutto quella economica e non vi è prospettiva se non c’è un’adeguata proiezione di ricambio generazionale, che a sua volta è facilitata da un lato dal sostegno della Pac e dall’altro è strettamente connessa alla cosiddetta transizione digitale”, ribadisce il presidente Speziali. E si ritorna, inevitabilmente, a strumenti chiave quali innovazione, digitalizzazione, formazione. Ne è convinta Confai Mantova, la Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani, punto di riferimento delle imprese agromeccaniche e agricole in una fase cruciale dell’agricoltura europea, alla vigilia della riforma della Politica agricola comune 2023-2027 che porterà alcune novità e una spinta verso il biologico, l’agroecologia, il benessere animale, la sicurezza alimentare, la biodiversità. Opportunità, senza dubbio, per le imprese che offrono servizi terziarizzati professionali, in grado di sfruttare la digitalizzazione, l’agricoltura di precisione, così da assicurare la riduzione delle emissioni, la tutela del suolo, delle risorse idriche, dell’ambiente e del paesaggio rurale. L’impresa agricola multifunzionale del futuro passa attraverso gli agromeccanici. I protagonisti della transizione digitale ed ecologica non potranno non essere i contoterzisti professionali, che già oggi svolgono il 98% delle operazioni di raccolta in campo, assicurano tracciabilità delle produzioni, la correttezza delle pratiche agronomiche dal punto di vista ambientale (a partire dallo spandimento certificato dei reflui), la sicurezza sul lavoro, la sostenibilità. Confai Mantova guarda al futuro con responsabilità. L’agricoltura mantovana ha mostrato di essere competitiva, grazie anche a filiere strutturate e con una forte caratterizzazione sul piano qualitativo e una spinta all’internazionalizzazione che sempre più rappresenterà un driver di